5 gennaio 2010

... L'Amante della Savana

Eccomi qui... scusate il luuuuungo tempo che è passato ma sono stata indaffarata con tantissime cose....

La mattina, nonostante fosse primavera inoltrata, era ancora abbastanza fresca e Cora dubitava che avrebbe mai fatto più caldo in Scozia. Sbuffando scese dal letto e, infreddolita, si lavò per bene, togliendosi l'aroma di notte di dosso. Dalla sua finestra poteva vedere uno strapiombo e l'Oceano che, placido si muoveva lentamente al ritmo del leggerissimo vento che spirava da ovest. Delle brutte nuvole si stavano avvicinando e sperava fortemente che non fosse venuto a piovere: quella sera stessa ci sarebbe stato il ricevimento. Era infuriata, comunque. Suo padre le aveva promesso che ci sarebbe stato ed invece non c'era nemmeno l'ombra di lui, cosa che l'aveva ferita e delusa. Mentre sceglieva l'abito da mettere - aveva deciso che avrebbe fatto un giro per Edimburgo, a pochi chilometri da lì - Bess entrò nella camera, tutta trafelata e con un grande sorriso sulle labbra.
"Miss, vostro padre è tornato!"urlò e Cora si precipitò dabbasso, senza ascoltare cosa le stesse dicendo.
Era in camicia da notte e con i capelli sciolti, biondi e ondulati che le svolazzavano davanti al volto.
"Papà!"gridò per la casa, alla ricerca di suo padre. Udì delle voci provenire dal salotto e, ridendo ci si fiondò senza nemmeno sospettare a cosa sarebbe andata incontro. "Papà! Sei tornato finalmente!"
Tutto l'entusiasmo di Cora si spense - ma si accesero di rosso le sue guance - quando invece di suo padre, trovò nel salotto un uomo a lei sconosciuto. Era molto alto, con occhi e capelli scuri e quegli stessi occhi, così neri eppure così luminosi, la guardavano con un moto di piacere nell'osservarla. L'uomo sorrideva leggermente, continuandola a guardare e Cora si sentì come nuda.
"E voi chi siete?"chiese la ragazza cercando di restare calma.
"James Cox, servo vostro."l'uomo si levò il cappello da cowboy - inaudito! - e si inchinò leggermente, rimettendosi poi il cappello in testa. "Voi dovreste essere Cora non è così, la figlia di Sir Mark?"
"Sì."rispose Cora con quanta più dignità riuscisse a raccimolare.
"Bene."James sogghignò e la squadrò per bene.
"Siete un insolente! Almeno..."mormorò Cora quando poi fu interrotta.
"Cora!"
La giovane si girò per ritrovarsi davanti suo padre che l'attendeva a braccia aperte.
"Papà! Pensavo non saresti più venuto!"l'abbracciò ridendo e poi suo padre le mise addosso il suo mantello per coprirla. Cora ci si avvolse dentro, ancora sconvolta di essersi fatta vedere mezza nuda da uno sconosciuto.
"Ah, James. Vedo che avete fatto conoscenza con mia figlia Cora."Mark si avvicinò al suo ospite per spostare poi lo sguardo su Cora. Sua figlia guardava James con un astio crescente e Mark si ritrovò a sorridere. Era ora che prendesse marito.
"Cora lui è James Cox..."
"Lo so chi è." rispose la ragazza interrompendo suo padre.
"Ah, bene. Allora, tesoro, io direi che sarebbe meglio se ti andassi a vestire. Faremo colazione tutti insieme e poi ti mostrerò i regali che ti ho portato dalle Indie Orientali."Mark le si avvicinò, dandole un bacio sulla fronte.
"Anche Mr. Cox fa parte dei tuoi regali?"gli chiese sottovoce Cora, evidentemente infastidita.
"In un certo senso..."
"Cosa? Papà cosa mi nascondi?"Cora divenne rossa dalla vergogna, ripensando a come quell'uomo l'aveva guardata.
"Vestiti chè te lo dirò."
"Sei alquanto criptico."
Con queste parole, Cora salì nella sua camera, credendo di non essersi mai vergognata così tanto. Quando entrò nella stanza, si appoggiò alla porta, chiudendo gli occhi mentre il mantello le cadeva dalle spalle. Fece un profondo respiro e il volto di James, così virile e attraente, le sfrecciò nella mente. E quel suo leggero strato di barba sulle guance? Non era magnifico? Oh, Cora! Si rimproverò severamente. Quando aprì gli occhi trovò Bess che sorrideva. La fulminò con uno sguardo azzurro per niente divertita.
"Siete scappata come un fulmine e non mi avete ascoltato, Miss."si giustificò, facendo segno di girarsi così che potesse aiutarla a vestirsi.
"Oh, Bess! Mi ha guardata in un modo talmente sfacciato!"si lamentò Cora quando oramai vestita Bess le stava acconciando i capelli. Li aveva legati in una treccia che rigirò intorno al capo.
"Ti devi abituare, bambina mia. Sei una donna bellissima e poi non c'è niente di male a farsi ammirare."ridacchiò Bess, pensando che una volta che la sua pupilla avesse scoperto le gioie della femminilità non le sarebbe più dispiaciuto lo sguardo interessato di un uomo.
"Oh, ma Bess! Ero praticamente nuda davanti a lui!"ribadì Cora sconvolta. Le guance le si imporporarono e ne rimase turbata.
Bess si limitò a ridere e a darle un bacio sul capo.
"Non è male come uomo, Miss. E' davvero belloccio, non trovate? E' pieno di muscoli, poi!"
Le due si ritrovarono a ridere e, mentre Cora prendeva lo scialle crema, in coordinato con l'abito, sospirò e si fece coraggio.

James non poteva fingere di essere rimasto impassibile alla bellezza di Cora. Era una delle donne più belle che avesse mai visto in vita sua e si sentì in colpa a provare quel sentimento che già una volta - una volta soltanto - aveva provato per un'altra donna, la donna che aveva amato sopra ogni altra e sopra ogni cosa. Meredith, sua moglie, era morta tre anni prima con il loro figlioletto Duncan di due. Erano sposati da sei anni e si erano amati come il primo giorno ma poi... se n'erano andati lasciando un vuoto incolmabile dentro di sé. Tutte le altre donne con cui era stato non avevano fatto altro che appagare il suo desiderio carnale, ma il suo cuore era rimasto chiuso alla tenerezza. Certo, trattava le donne con il dovuto rispetto, le portava nel suo letto, amandole come un re con la sua regina, ma lo faceva per principio non di certo per voglia.
Ora che Cora era di fronte a lui, sentiva qualcosa, ma cosa? Forse era solo la sua passione che rinasceva ma era sicuro che l'amore non l'avrebbe provato mai più.
"Richard porta quelle scatole di qua, per favore." ordinò Mark ad un domestico che, inchinandosi, obbedì al suo padrone. "Cora, tesoro, ora ti farò vedere cosa ho trovato per te. Spero che ti piaccia."l'uomo si alzò, porgendo la mano a sua figlia.
"Papà mi vizi troppo."ridacchiò Cora dandole un bacio sulla guancia.
"Restate con noi James, non c'è bisogno che ve ne andiate."Mark richiamò l'uomo che stava abbandonando la stanza.
"Grazie mille, sir."chinò il capo e si avvicinò, squadrando ancora Cora. Se la camicia da notte che indossava la mattina fosse stata poco più trasprarente avrebbe potuto vedere le forme che si nascondevano sotto. Da quant'è che non toccava una donna? Uno, due anni?
Richard tornò portando scatole e scatolette e, delicatamente l'appoggiò su un tavolino.
"Papà! Hai comprato tutto l'oriente!"rise Cora incuriosita da tanti regali.
"Per la mia bambina questo ed altro. Adoro sommergerti di regali, tesoro, lo sai."Mark baciò la fronte di Cora e prese la scatola più grande, aprendola. Al suo interno vi era un capo di seta nera ricamato a rose e loti rossi e rosa.
Cora rimase a bocca aperta e lo prese delicatamente dalla scatola. Con un frusciare si aprì e poté ammirarlo meglio. Il tatto le parlava dell'Oriente e di odori e sapori che avrebbe voluto conoscere.
"E' un Kimono, Cora. L'abito tradizionale giapponese. Appena l'ho visto ad Okkaido, non ho potuto resistere alla tentazione di comprarlo per te. Ti piace?"Mark sorrise a sua figlia che annuì senza parlare, troppo emozionata per proferire parola.
"Papà è meraviglioso. Ma cosa potrei mai farci?"
"Potresti indossarlo per casa, o come vestaglia. Mi hanno assicurato che è comodissimo."Mark era ancora più eccitato di sua figlia ed entrambi scoppiarono a ridere.
James guardava il volto angelico di Cora chiedendosi se sotto non ci fosse quel fuoco ardente che aveva conosciuto in ogni donna. Sotto l'abito si intuivano forme generose: seni pieni e fianchi prosperosi. Si sporse leggermente all'indietro per scorgere la forma di un sedere piccolo ma, accidenti a quell'abito, non si vedeva di più! Cora si accorse di essere osservata e guardò con ostilità James. L'uomo si limitò a sorridere e a voltarsi.
"Guarda qui, Cora. Questo scialle è di seta cambogiana, ancora più preziosa di quella cinese. Ti piace, tesoro?"Mark la distrasse mostrandole uno scialle giallo ambra. Cora rimase stupita: era leggerissimo e liscio al tatto, talmente liscio da sembrare impalpabile.
"Oh! E' meraviglioso!"disse, carezzando le frange intrecciate che si allungavano alla fine del capo.
"Non sono finite qui le sorprese, mia cara."Mark le porse una scatola più piccola e Cora l'aprì per trovarvi dentro una camicia da notte di seta avorio estremamente trasparente. Emise un suono sorpreso e se la rigirò per le mani, estasiata. James si voltò e sorrise sotto i baffi. Cosa avrebbe dato per vedergliela indosso? Si sentì acceso dal fuoco e si redarguì. Il fatto che avrebbero condiviso molto tempo insieme, non voleva dire che potesse fare ciò che voleva. Era la figlia dell'uomo che l'aveva assunto, punto. Il suo profilo era incantevole, però. I loro occhi si incrociarono per un lungo periodo e Cora ebbe un brivido, lo vide chiaramente.
"Cora, tesoro. Mi hai sempre detto di voler fare un viaggio con me, non è vero?"Mark la fece tornare alla realtà e la giovane si voltò, annuendo. Sentiva gli occhi di James addosso e deglutendo cercò di non pensarci.
"A settembre partiremo allora, Cora."
"Oh! Ma dici davvero, papà?"urlò Cora, felice come una bambina.
"Certo, tesoro. Andremo in Africa, in Kenya a vedere la Savana."Mark accettò ridendo le urla di gioia di sua figlia.
Cora l'abbracciò troppo felice per credere che fosse vero.
"E Mr. Cox ci farà da guida."la informò suo padre.
Tutta l'allegria di Cora si spense e, lasciando libero suo padre dall'abbraccio. Guardò prima lui e poi James che sorridente, chinò il capo giusto per farla infuriare.
"Cosa?"chiese allora Cora, ancora stordita dalla notizia.
"In Nepal Mr.Cox mi ha salvato la vita da un gruppo di malviventi, Cora e da quel giorno abbiamo viaggiato insieme fin qui. Sai, Mr. Cox è un grande conoscitore dell'Africa e della Savana e si è offerto a mostrarci i luoghi che tu vuoi visitare fin da bambina."Mark vedendo l'espressione stranita di Cora si affrettò a spiegare.
La giovane donna non sapeva cosa dire. Passare degli interi mesi a contatto con quell'uomo non le piaceva nemmeno un pò, ma ora tutto era stato organizzato.
"Cora, non sei felice?"Mark le mise una mano sulla spalla, osservandola.
"Ma certo. Sono felicissima."rispose Cora e, scagliando uno sguardo sdegnato a James, fuggì via senza dare spiegazioni.